MADDALENA GUELFI
PRIMOGENITO CLAN NOSFERATU
I giovani Cainiti di Bari non hanno mai visto di persona Maddalena Guelfi, ma la sua storia è leggendaria, e come in tutte le leggende è difficile anche in questa separare la realtà dalla fantasia.
Scrittrice, giornalista, figlia devota, mastino della famiglia Guelfi, disposta a sacrificare la sua stessa vita per trovare sua sorella, accettando di tramutarsi in un mostro sanguinario: questa è Maddalena Guelfi.
Nata nella Livorno di fine Ottocento da una facoltosa famiglia di industriali, Maddalena assecondò sin dalla più tenera età il volere di suo padre Arminio: portare avanti il buon nome dei Guelfi, sempre e comunque, a qualsiasi costo. Maddalena fece così dell'alta società di Firenze, di Pisa e di Siena la sua casa, utilizzando la sua immagine di autorevolezza e integrità per curare gli interessi economici e sociali della sua famiglia, investita nel corso degli anni dai venti furiosi della crisi, della recessione e dei cattivi investimenti, respingendo ogni diceria e producendone di più dannose ai danni di altri industriali. Si dice che fu questo a spingerla a scrivere, prima per sfuggire alla noia e poi per professione. Ma nell'Italia di inizio Novecento le donne non avevano ombra di autorevolezza al di fuori dei salotti delle case private, percui spettò a Maddalena il compito di farsi un nome. Falso, ovviamente. Diventò una famosa articolista della Nazione sotto lo pseudonimo di Mario Garogli, vinse premi e scrisse romanzi in cui la vita sociale fiorentina veniva esaminata e ridicolizzata senza alcuna pietà. Si dice che la sua penna, esatta e caustica, mise in ginocchio molti commercianti, industriali e persino intellettuali, da Milano a Palermo.
I giovani Nosferatu sanno che tutto questo ebbe fine quando sua sorella Artemisia, costretta ad un matrimonio di convenienza, fuggì in Russia, ad inseguire l'utopia bolscevica. Sciocca, sciocca Artemisia. Pare che Maddalena sapesse già che il fermento rivoluzionario russo sarebbe stato un buco nell'acqua, e che l'utopia si sarebbe presto trasformata in un incubo. Ciò nonostante, temendo per la vita della sorella e per il buon nome della famiglia Guelfi, Maddalena, paziente come un ragno, si mise a tessere una tela di conoscenze, di spie e di informazioni che la condusse a Bari. Qui fece un patto coi Nosferatu, diventando la prima e unica Infante del misterioso Maldacea, Primogenito del clan. Queste, le certezze sul suo conto.
Del suo rapporto con Maldacea, del suo coinvolgimento nella sua strana morte, del suo cambio di fedeltà alla vittoria di Risi e del suo ambiguo legame con la Camarilla, nessuno ha certezze. Molti sono i sospetti, ma nessuno osa parlarne ad alta voce, poiché lei ha orecchie ovunque.
La maledizione dei Nosferatu può aver alterato i tratti somatici di questa robusta donna di altri tempi, ma il suo fascino è rimasto inalterato. Ambiziosa, acuta, caustica e risoluta, Maddalena non intende rimanere in disparte nelle questioni di potere, tendendo l'orecchio nei confronti di qualsiasi novità ed usandola a beneficio di sé stessa, del suo clan e dei suoi alleati. Per anni, il Barone Risi l'ha voluta come sua Consigliera personale, mettendola a parte di alleanze e questioni di stabilità interna della Baronia. Ora si occupa dell'informazione locale, di spionaggio e, secondariamente, di traffici illegali di varia natura.
Il suo Dominio si trova nel Cimitero di Bari. Difficilmente si allontana dalla zona. Se la si vede camminare per le vie del centro cittadino, opportunamente trasfigurata, significa che il vento sta cambiando. E non per il meglio.
Scrittrice, giornalista, figlia devota, mastino della famiglia Guelfi, disposta a sacrificare la sua stessa vita per trovare sua sorella, accettando di tramutarsi in un mostro sanguinario: questa è Maddalena Guelfi.
Nata nella Livorno di fine Ottocento da una facoltosa famiglia di industriali, Maddalena assecondò sin dalla più tenera età il volere di suo padre Arminio: portare avanti il buon nome dei Guelfi, sempre e comunque, a qualsiasi costo. Maddalena fece così dell'alta società di Firenze, di Pisa e di Siena la sua casa, utilizzando la sua immagine di autorevolezza e integrità per curare gli interessi economici e sociali della sua famiglia, investita nel corso degli anni dai venti furiosi della crisi, della recessione e dei cattivi investimenti, respingendo ogni diceria e producendone di più dannose ai danni di altri industriali. Si dice che fu questo a spingerla a scrivere, prima per sfuggire alla noia e poi per professione. Ma nell'Italia di inizio Novecento le donne non avevano ombra di autorevolezza al di fuori dei salotti delle case private, percui spettò a Maddalena il compito di farsi un nome. Falso, ovviamente. Diventò una famosa articolista della Nazione sotto lo pseudonimo di Mario Garogli, vinse premi e scrisse romanzi in cui la vita sociale fiorentina veniva esaminata e ridicolizzata senza alcuna pietà. Si dice che la sua penna, esatta e caustica, mise in ginocchio molti commercianti, industriali e persino intellettuali, da Milano a Palermo.
I giovani Nosferatu sanno che tutto questo ebbe fine quando sua sorella Artemisia, costretta ad un matrimonio di convenienza, fuggì in Russia, ad inseguire l'utopia bolscevica. Sciocca, sciocca Artemisia. Pare che Maddalena sapesse già che il fermento rivoluzionario russo sarebbe stato un buco nell'acqua, e che l'utopia si sarebbe presto trasformata in un incubo. Ciò nonostante, temendo per la vita della sorella e per il buon nome della famiglia Guelfi, Maddalena, paziente come un ragno, si mise a tessere una tela di conoscenze, di spie e di informazioni che la condusse a Bari. Qui fece un patto coi Nosferatu, diventando la prima e unica Infante del misterioso Maldacea, Primogenito del clan. Queste, le certezze sul suo conto.
Del suo rapporto con Maldacea, del suo coinvolgimento nella sua strana morte, del suo cambio di fedeltà alla vittoria di Risi e del suo ambiguo legame con la Camarilla, nessuno ha certezze. Molti sono i sospetti, ma nessuno osa parlarne ad alta voce, poiché lei ha orecchie ovunque.
La maledizione dei Nosferatu può aver alterato i tratti somatici di questa robusta donna di altri tempi, ma il suo fascino è rimasto inalterato. Ambiziosa, acuta, caustica e risoluta, Maddalena non intende rimanere in disparte nelle questioni di potere, tendendo l'orecchio nei confronti di qualsiasi novità ed usandola a beneficio di sé stessa, del suo clan e dei suoi alleati. Per anni, il Barone Risi l'ha voluta come sua Consigliera personale, mettendola a parte di alleanze e questioni di stabilità interna della Baronia. Ora si occupa dell'informazione locale, di spionaggio e, secondariamente, di traffici illegali di varia natura.
Il suo Dominio si trova nel Cimitero di Bari. Difficilmente si allontana dalla zona. Se la si vede camminare per le vie del centro cittadino, opportunamente trasfigurata, significa che il vento sta cambiando. E non per il meglio.
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